Riceviamo la seguente proposta di Salvo Biondo circa una possibile “riconversione” del foro italico su modello del bellissimo lungo mare di Reggio Calabria.
Guardate bene queste foto del Lungomare di Reggio Calabria,con la passeggiata sul mare,una sorta di viale con la parte sul mare ce’ la balconata e lampioncini artistici e l’altra parte della passeggiata come in una sorta di viale ci sono le palme.
Immaginate il Foro Italico dall’ex palmeto delle cattive pavimentato fino a Sant’Erasmo, lato mare un bella pavimentazione,una balconata per affacciarsi,con lampioncini artistici,invece lato prato delle panchine in ferro con vista mare tra due palme,in una sorta di viale sul mare,dove si potrebbe passeggiare e godersi il panorama e invece chi vuole sedersi dall’altra parte della passeggiato cioè lato del prato lo potrebbe fare su delle panchine.
Tutto questo tra i due porticciolo della Cala e Sant’Erasmo,infine a Sant’Erasmo spostare quei distributori di carburanti e una bella pavimentazione fino al molo del porticciolo.
Sarebbe bello vero..? Dalla Cala a Sant’Erasmo il Lungomare di Palermo,invece l’interno del prato del Foro Italico,potrebbe diventare una sorta di villa comunale con chioschetti per bibite,aiuole,vialetti alberati.
Il foro italico e Sant’Erasmo oggi…
UTOPIA……
Bella idea, però io penso che se ci sono dei soldi da spendere, è meglio destinarli a cose più urgenti…per esempio vari interventi di riqualificazione del centro storico (ristrutturazione di piazze e palazzi, pedonalizzazione, parcheggi, ecc.)
La priorita’ dipende dagli obiettivi.
Se si vuole puntare sul turismo crocieristico, allora non solo concordo totalmente con questa idea stupenda, ma credo che la priorita’ sia massima.
Si dovrebbe oltretutto pensare a un mega centro congressi, finalizzato proprio ad attrarre esperti internazionali in tutte le aree.
Funziona, e porta moltissimi soldi…
penso che il foro italico resti ancora un’incompiuta, e necessiti di un intervento che unifichi i vari settori, eliminando barriere e scelte discutibili, come quella della spalliera di tamerici sul lato terrazza a mare. inoltre le palme distrutte vanno rimpiazzate o con palme “dattilifere”, meno soggette al punteruolo, o con alberi normali, tipo eritrine. il prato va rifatto in più punti. le vasche sono orribili, si riempiono di rifiuti e non vengono mai curate. la zona della stazione di pompaggio è una terra di nessuno. poteva essere attrezzata a giardino, ma ospita i rottami del nautilometro e un parcheggio abusivo postmoderno, proprio davanti al mare. il palmeto di porta felice non esiste più. rimuovere tutti i “trunzi” di palma e piantare dell’altro.
detto ciò, passiamo al vero problema del foro italico, della cala e di tutto il lungomare di palermo: IL CIAFFICO. lo diceva anche paolo bonacelli, in una scena girata proprio là, quando il prato ancora non c’era (ma i rom e le giostre sì).
http://www.youtube.com/watch?v=aOHueBY91pc
giorni fa su questo sito la mappa degli interventi futuri sulla città. collegamento sotterraneo circonvallazione-porto. ecco cosa va fatto. e il foro italico e la cala chiusi per sempre al ciaffico. con ampie aree verdi al posto della strada, tram di superficie su tutto il fronte a mare…
l’altra volta per attraversare mi stavano ammazzando. per andare a vedere il mare, in questa città, si deve fare il salto del punteruolo.
A me, francamente, questo modello di reggio calabria non entusiasma per niente.
Preferisco lo stile dell’attuale foro italico, ovviamente ristrutturato e ripristinato al suo stato originario come quando fu inaugurato.
Poi un piccolo off-topic, che probabilmente darà fastidio a tanti utenti di questo blog, basta con le lamentele!!! e basta! questo sito nasce con la voglia di commentare i progetti, proporne insieme di nuovi e spingere la loro attuazione! In ogni post si leggono invece solo lamentele sullo stato delle cose e di gente che vuole andare via! Se volete andar via, prego andate, se volete restare basta lagnarsi please!
ciao a presto
@flegias
Concordo sul discorso delle lamentele, e sulla necessita’ di discutere soluzioni e idee.
Nella fattispecie, tuttavia, non mi sembra che ci sia stata alcuna lamentela.
E cmq dipende tutto dal topic. Se si parla di munnizza o “ciaffico”, mi sembra impossibile non lamentarsi e segnalare eventuali abusi.
Circa le soluzioni, ho una mia opinione personale a riguardo. In questo blog spesso ne vengono proposte alcune molto interessanti e intelligenti. Commentano ingegneri, architetti, avvocati e professionisti di ogni estrazione.
Le skills ci sono eccome! E dunque si potrebbe andare al di la’ della sola discussione/idea.
Apprescindere dai soldi, che se ci fossero PROGETTI SERI, credibili e fattibili arriverebbero, io suggerisco la seguente: bisognerebbe selezionare le soluzioni migliori, catalogarle per settore, votarle, e infine proporle a chi di competenza. Non importa di chi e’ l’idea, ma solo il bene comune.
Ho detto la mia!
Non male come proposta, è risaputo che la riqualifica, in un modo o in un altro, del foro italico, e della nostra meravigliosa finestra sul mare, comunque vada fatta.
Il problema non è come, ma quando??????!!!!!!
Ci sono tanti giovani che hanno tante belle idee, io dico sempre, abbiamo una Università degli studi? Perchè non sfruttare tutti quei ragazzi che studiano per avere dei progetti e delle idee giovani fresche e moderne, che potrebbero servire anche da lancio per loro nel mondo del lavoro, anzichè andare a pagare milioni di euro per degli architetti e proggettisti fantasmagorici e super rinomati??
Tornando all’argomento, secondo me visto che per il momento il traffico almeno per i prossimi 20 anni c’è e dobbiamo tenercelo, cercare di farlo impattare meno possibile con il panorama e l’ambiente, riorganizzare tutta la circolazione in zona.
La passeggiata a mare dalla cala a S.Erasmo sarebbe fantastico, ed il prato mantenerlo tale, ma curatissimo.
Ma sopratutto un cosa importantissima, mantenere la semplicità più assoluta senza mega strutture milionarie, e utilizzare il denaro per la manutenzione e la sicurezza dei luoghi 24 ore su 24!
Altrimenti tutto non avrebbe senso.
Deve aver letto il mio commento sul fatto che il Foro Italico non è paragonabile al lungomare di Reggio Calabria, nell’articolo precedente che parlava di tifosi del Milan (o giocatori non ricordo) in cui il “lungomare” potrebbe essere riqualificato.
L’ho detto e lo ripeto, ovviamente con la mia tesi condivisa appunto da Salvo Biondo: non c’è paragone tra il lungomare Reggio e il Foro Italico di Palermo.
Ma questa è la nostra amministrazione locale e dobbiamo purtroppo tenercela.
Curiosità: il lungomare nasce anche grazie alla collaborazione di RFI, il cui passante ferroviario dalle fermate RC Lido a RC Centrale è stato interrato sotto appunto la zona pedonale del lungomare.
@tasman sea
Condivido le tue idee, sei un attento osservatore.
Volevo precisare: il lungomare di Reggio Calabria è situato in un contesto molto diverso dal nostro in quanto è prospiciente, per tutta la sua lunghezza, ai palazzi storici ed è attraversato da una strada a doppia corsia con traffico limitato, non pericolosa per i pedoni. Lo spazio (come si vede nele foto) utilizzato per la passeggiata, dista dai palazzi storici non meno di 15 m. Vi ricordo, che questo prototipo di lungomare non è altro che una copia del nostro vecchio lungomare anni 1898 -1900, purtropo devastato dalle macerie buttate alla rinfusa in mare, conseguenza dell’ evento bellico del 43′, che hanno distrutto per sempre il rapporto della città storica con il suo mare. Oggi, secondo il mio parere, una proposta del genere è quasi improponibile.
Vedi, la sistemazione attuale del Foro Italico è stata voluta dalla’Amministrazione Orlando, grazie alla spinta culturale della Conferenza Onu degli anni 2000, ed è servita per poter finalmente liberare uno spazio degradato e totalmente abbandonato per decenni. Il progetto del prato, in quel momento storico, fu l’unica occasione per poter ripulire immediatamente l’area e riconsegnarla ai Palermitani. Non ti dico le grandi difficoltà affrontate in quel periodo per sgomberare l’area occupata a vario titolo da abitazioni abusive e con varie situazioni illecite. Il Foro Italico per tanti anni è stata terra di nessuno, pensa, non era possibile avvicinarti nei luoghi in quanto rischiavi la vita.
Purtroppo, oggi, le esigenze e le sofferenze della città sono cambiate.
ps: spero al più presto in un’ Ammministrazione Comunale (politica) lungimirante che pensi finalmente alla completa riqualificazione dell’intera costa palermitana. Saluti.
Si dai dai facciamo una bella colata di cemento pure qui, così poi ci andiamo a posteggiare le macchine. Gia mi immagino gli slogan dei politici nostrani: “Abbiamo risolto due problemi: i palermitani adesso hanno un grande posteggio dove lasciare le loro auto e abbiamo dato lavoro ad almeno 10 posteggiatori abusivi”.
E’ questa la Palermo che sogno: cemento e macchine!!!
Bellissimo, c’è da rifarsi gli occhi! E stiamo parlando di Reggio Calabria, una città del meridione e non del centro-nord … la dimostrazione che Palermo sta proprio messa male (per non dire peggio)!!
Sarebbe una bellissima idea …. se ci fosse l’interesse a cambiare Palermo, a rilanciarla e tirarla fuori dal degrado e la sporcizia che la sommerge .. ma tutto questo non c’è quindi … possiamo solo sognare!
@TheHawk: Ma tanto il cemento al foro italico già c’è! Inoltre anche ora potrebbero entrare macchine e posteggiare lì, ma ciò non avviene!
L’idea a me piace. Concordo con chi dice di fare una gara per la presentazione dei progetti da parte dell’UniPa! Tanti sono i ragazzi che sono “costretti” a realizzare progetti che poi non vengono minimamente visti da qualcuno che non sia il professore!
Come dice NewArch forse molti non si ricordano cos’era il foro italico! Adesso la situazione è palesemente migliorata, ci sarebbe ancora molto da fare, magri un bel recupero non sarebbe male, però non lamentiamoci sempre e godiamo di ciò che la splendida Palermo ci offre.
Infine un consiglio: Andate a vedervi l’alba dal foroitalico e poi pensate a quant’è bella la costa Palermitana con i suoi panorami mozzafiato 😉
Se posso permettermi, io non ritengo che le città debbano essere fatte con lo stampino. Bellissimo Reggio Calabria però, Daniele, non mi metterei lì ad esaltare città, che non è poi ‘sto splendore, ed amministratori sconosciuti.
Il fatto è che a me sembra ci siano altre priorità ed altri obiettivi corrispondenti. Concordo con chi sopra ha detto che i soldi sarebbe bene utilizzarli prima per una pedonalizzazione del centro storico, restauri chiave, per poi ritornare ad occuparsi di quelle situazioni intermedie.
Questo non significa che il foro non possa essere migliorato, ma guardare con cieca ammirazione il lungomare reggino mi sembra un po’ un’ossessione classicista priva di qualsiasi contestualizzazione culturale o, peggio, architettonica. Preferisco che si continui sulla via della contemporaneità, già poco coraggiosamente percorsa nel centro storico stesso.
P.s. a chi ha scelto le foto: di solito si prendono foto con qualità e situazioni climatiche similari se non identiche. Altrimenti, che comparazione è?
Pur volendo in qualche modo promuovere qualunque iniziativa volta a migliorare il lungomare del Foro Italico di PA, devo dire che quello di RC è imbattibile: per come è realizzato, in base a quale zona è ubicato e perchè gode del panorama dell’Etna (il vulcano più attivo d’Europa) e dello Stretto di Messina. Da lì si vede di tutto. Non mi meraviglio affatto se l’hanno battezzano il km più bello d’Italia come avevo precedentemente detto in un articolo pecedente.
@ aper13: si, ma io non parlavo degli amministratori, nè sono mai stato a Reggio Calabria .. volevo solo dire che purtroppo a Palermo non siamo più abituati ad avere un viale cosi ben curato e pulito come questo di Reggio Calabria .. questa è la dimostrazione che Palermo è davvero in cattive condizioni .. era questo il senso del mio discorso!
Per me può benissimo rimanere solo prato, ma che sia curato e ben tenuto ..
Non mi sembra il massimo proporre un modello come quello di Reggio Calabria su Palermo. Non è in discussione la bellezza del lungomare di Reggio, che è tra i più belli d’Italia, ma la funzione e l’effetto stesso di un progetto come questo. Non mi entusiasma l’idea di vedere la classica balconata sul mare, sarebbe molto più bello vedere questa continuità tra mare e terra senza che vi siano barriere. Il nostro è un parco e vabenessimo così, ciò non esclude che si facciano lavori di qualifica dell’area che è abbandonata all’incuria e al vandalismo di ogni genere.
Stiamo ancora a riproporre delle soluzioni per il Foro Italico di gusto nostalgico!
Ma basta: ) ormai quel lungo lungomare che si vede nelle vecchie cartoline non esiste più.
C’è stata una guerra, che ha fatto milioni di morti e macerie, non si può a mio avviso tornare indietro e far finta che non sia successo nulla….in fondo è un po’ il prezzo che si è dovuto pagare a causa della tracotanza, che vi fu nell’entrare in guerra, ma questo è un altro tema.
Certo chi decise di gettare le macerie del 43 nel mare antistante al Foro fece un grande errore, ma errori ve ne sono stati tanti, come ed esempio il piano Borz a Messina, che distrusse quel poco della città che si era salvato dopo il terremoto del 1908, non si può certo ricostruire una finta Messina cosi come non si può ricreare un finto Foro Italico di un tempo.
Certo quello attuale si può migliorare e di molto, si possono trovare svariate soluzioni, ma sempre senza dimenticare che siamo nel 2011.
quoto aper13 e Real
ci sono altre priorità come il centro storico e la sua pedonalizzazione, ma il foro italico necessita di interventi di recupero e, come si diceva, creare continuità tra la cala e s.erasmo. il tutto affidato ad UniPa e ai nostri validissimi studenti.
a me piace così com’è: senza barriere.
….preferisco, nonostante lo squallore che un pò lo contraddistingue, quello nostro.
Lo squallore del foro italico nasce dal fatto che lo spazio è stato poco pensato.
Si è semplicemente ricoperto con un prato un cumulo di macerie.
Lo spazio poteva-doveva essere modellato, pensato, insomma progettato in altro modo, anche, a mio parere, con l’inserimento di una architettura contemporanea di qualità (concorsi!) …(già sento le urla di alcuni frequentatori di questo sito)
Ma a Palermo nell’era Orlando, aimè, e ancora oggi, i problemi urbanistico-architettonici derivati dalla guerra, sia che si tratta di “vuoti” causati dalle bombe che di “pieni” dalle macerie, ( il caso in oggetto) si pensa di risolverli con l’inserimento di giardinetti o banali distese a prato.
Ma questo spazio, per carità, migliorato con l’intervento di rota, resterà sempre una appendice della città. A meno di ripensarlo con maggior coraggio.
se no teniamoci pure la vista del depuratore…
basta cemento , non se può piu!! il prato deve finire a ridosso degli scogli. al massimo qualche piccolo sentiero delimitato da ciotoli. e stop. LE MIGLIORI COSE SONO QUELLE PI SEMPLICI E CHE APPIAONO NEL MODO PIU NATURALE, CI VUOLE TANTO A CAPIRLO??
PIU* SEMPLICI E CHE APPAIONO*
basta cemento , non se ne può piu!! il prato deve finire a ridosso degli scogli. al massimo qualche piccolo sentiero delimitato da ciotoli. e stop. LE MIGLIORI COSE SONO QUELLE PIU SEMPLICI E CHE APPAIONO NEL MODO PIU NATURALE POSSIBILE, CI VUOLE TANTO A CAPIRLO??
solo questo spiazzo trovo un piccolo capolavoro http://img852.imageshack.us/img852/7936/reggiocalabria307055919.jpg
caro fabdel, mi sa che sei nato epoca nell’epoca sbagliata..fattene una ragione..
Bello sarà bello quello di Reggio, ma mi sembra proprio stile ‘900: un’ampia camminata con balconata in muratura e lampioni antichi e pesanti…
Come è già stato detto da qualcuno, il nostro Foro Italico è nato con Orlando, il quale lo battezzò come il “mare verde” per segnare la continuità con il mare e per ricordarci che all’inizio del secolo là c’era acqua. Lo scempio che è stato fatto dopo la seconda guerra ce lo dobbiamo piangere: fu frutto di una mentalità che oggi, spero, non ci appartiene e, immagino, dell’emergenza di ricostruire e di andare avanti.
Certo mettere un balconata io lo farei, ma molto discreta non come quella di Reggio in muratura e ferro! Il lungomare di Reggio mi sembra una camminata, una “vasca” per le passeggiate della domenica: c’è molto cemento e una fila di palmette (parlo dalle foto, perché non ci sono mai stata).
Il nostro è un parco, uno spazio da vivere, non solo da fruire “transeunte”.
A me piace così verde, ma ripeto un parapetto, discreto e moderno, lo metterei anche solo per motivi di sicurezza: vero è che bisogna valorizzare la continuità con il mare, ma in modo che da lontato non si vedrebbe!
Ovviamente ci vuole manutenzione: posizionare le zolle là dove si sono perse e piantare alberi facendo sparire i mozziconi di palme lasciate del punteruolo.
Se proprio devo pensare ad un intervento più costoso, io farei un piccolo canale tra la strada e il parco che riprendesse il tracciato dell’antico lungomare per potere accedere al prato con un ponticello…
@fabdel
Nella foto che posti c’è troppo cemento per i miei gusti, altro che semplicità e naturalezza…
come avrai letto, anch’io concepisco lo spazio come un “mare verde” a ridosso del mare. quindi niente cemento, nulla du nulla. questo scorcio http://img852.imageshack.us/img852/7936/reggiocalabria307055919.jpg l’ho preso ad esempio come un qualcosa da immaginare nel porticciolo di sant’erasmo. ben al di del prato ,che tale deve restare
Partendo dal vecchio concetto che le strade si controllano con il … fondo schiena, occorre analizzare le situazione attuale del foro italico di Palermo, a chi indirizzare l’uso e se i fruitori possano coesistere sulla stessa area in egual tempo o in che tempi verrebbe utilizzato.
A) la situazione del foro italico è a metà strada fra il verde dei lunghi laghi svizzeri con la monnezza napoletana, la scarsa o assente manutenzione, mancanza di punti di riferimento precisi, ovvero le aree non vengono distinte per uso causando l’accavallarsi degli stessi, lasciando all’auto gestione che porta a litigi continui.
B) suddividendo in
1) area marina uso barche e piccoli diportisti, bagnanti, pescatori.
2) area passeggiata solo a piedi e punti ristoro confinata dal punto 1) con ringhiera (lascio agli architetti il modello) scalinata di congiungimento e scivolo per tutti i mezziruotati autorizzati;
3) pista ciclabile che corre lateralmente alla passeggiata pedonale, con andamento a zig zag (evita le corse dei ciclisti), con inserimento di barrire anti moto (possibilmente in C/A;
4) creazione di punti giochi per gruppi ben delimitati con barriere in reticolato, semi camuffato con alberature larghe;
5) la creazione di collinette ad alberatura rada, percorse lateralmente (parte valliva) da vialetti, ad andamenti molto curvilinei che ricordino la naturalezza dei corsi d’acqua.
Non vanno creati canali fra la vecchia passeggiata e il prato costituirebbe una nuova discarica.
Le mie sono ipotesi dettate dallo stato attuale del foro italico e dallo stato sociale di noi palermitani, devono essere discutibili, ma si deve trovare al più presto la soluzione che implicherà la sofferenza della rinunzia ad ognuno di noi, ma questo è il vivere in società.
sarebbe qualcosa di bello,e se fosse possibile dovrebbe proseguire fino a villabate,riqualificherebbe tutta quella zona, realizzando anche spiagge lidi etc……in quella zona non c è niente, è tutto squallido.per troppo tempo lasciato in abbandono….speriamo che almeno comincino a realizzarlo al piu presto.